Diritti dei figli, un argomento spinoso e delicato, specialmente quando vi è una mancata corresponsione del mantenimento da parte di uno dei due genitori. In ambito legale, ci sono situazioni complesse e delicate che richiedono una trattativa accurata e una conoscenza approfondita delle leggi che regolamentano il mantenimento dei figli nati al di fuori del matrimonio. Esamineremo un caso specifico in cui un ex compagno non rispetta gli accordi di mantenimento e vedremo come un approccio professionale e competente può portare a una soluzione soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
L’importanza del mantenimento dei figli
In Italia, la legge prevede che entrambi i genitori sono responsabili del mantenimento dei loro figli, indipendentemente dal fatto che siano nati all’interno o all’esterno del matrimonio. Questo obbligo è finalizzato a garantire che i bambini abbiano accesso a risorse finanziarie adeguate per le loro necessità e il loro benessere.
In questo articolo prendiamo un caso esempio che i professionisti dello Studio Risolto della Dott.ssa Sandra Cucca ha affrontato recentemente. Nel caso preso in considerazione, parliamo di una coppia convivente che oltre alla relazione, condivideva anche interessi finanziari. La donna, infatti era socia di fatto del business del compagno. Dalla loro relazione sono nati tre figli. In un secondo momento, il compagno ha intrapreso una nuova relazione da cui sono nati altri due figli. Nonostante l’attività imprenditoriale avesse successo, il compagno ha smesso di fornire il sostegno finanziario concordato precedentemente per i primi tre figli.
La legge e il mantenimento
È importante sottolineare che la legge richiede che gli accordi di mantenimento siano rispettati, a prescindere dai rapporti tra i genitori, i figli devono in tutti i modi essere tutelati.
A meno che non ci siano mutamenti significativi nella situazione economica che giustifichino una modifica degli importi concordati, le parti sono obbligate a rispettare gli accordi nell’interesse del minore o in questo caso, dei minori.
Nel caso in questione, la situazione economica della prima famiglia non era cambiata in meglio, anzi, si era deteriorata, aggravata dalla mancanza di sostegno finanziario da parte del padre dei tre figli. Queste situazioni diventano complicate quando i rancori di qualsiasi tipo tra i genitori, ricadono sul benessere dei figli, non solo a livello economico, a cui si aggiungono minacce di denunce e di interventi di assistenti sociali e giudici.
Possibili soluzioni
Nell’interesse di tutte le parti, l’intervento di giudici e assistenti sociali è sempre da evitare. Lo studio Risolto di Sandra Cucca ha proposto diverse soluzioni per risolvere la questione senza coinvolgere tribunali e/o terze parti.
Una di esse è stata la possibilità di compensare parzialmente la somma dovuta, in questo caso ingente, con il trasferimento ai figli dell’abitazione ex-coniugale, di proprietà dell’ex compagno, ma ora abitata dalla nuova compagna. Un’altra soluzione prevedeva il riconoscimento a saldo dell’attività svolta dalla ex compagna nell’azienda di cui è stata socia di fatto per anni, con la corresponsione del resto dovuto attraverso rateizzazioni.
Queste soluzioni sono state prese in considerazione e attuate dalle parti. Il denaro spettante ai figli sino a quel momento è stato in questo modo ripristinato, evitando un dispendio di denaro, che sarebbe stato necessario qualora le parti si fossero rivolte a giudici e assistenti sociali. Ma in questa vicenda, è stato importante trovare un accordo, non solo per l’aspetto economico, certamente importante, ma soprattutto per l’aspetto umano e per evitare ulteriori ripercussioni sulla stabilità emotiva dei figli, che spesso si ritrovano in mezzo a livori tra i genitori di cui rimangono vittime per anni.
Affidarsi a professionisti competenti nel settore, significa avere un punto di vista imparziale e equo.